L’intelligenza emotiva di uno sportivo

L'IMPORTANZA DELL'INTELLIGENZA EMOTIVA

L’intelligenza emotiva sarà tra le prime 10 competenze richieste entro il 2020 dal world economic forum.

E’ vitale per la carriera, la possiede la maggior parte delle persone di successo: si ritiene più importante essere dotati di intelligenza emotivo più che possedere un alto quoziente intellettivo.

In un giorno si vivono oltre 500 esperienze emotive, ma si è coscienti solo di una piccola frazione di esse. L’intelligenza emotiva è oggi un elemento imprescindibile per districarsi in questo vorticoso mondo in continuo mutamento.

Decenni di studi hanno dimostrato che i leader e i team migliori sono quelli con elevate capacità emotive e sociali, quelli dove albergano padronanza di sé, resilienza (capacità di “rendere” sotto stress) ,empatia, influenza e capacità di dar vita ad un reale lavoro di squadra.

L’intelligenza emotiva presenta quattro ambiti di competenze:

  1. Autoconsapevolezza, cioè sapere cosa sento e perché lo sento. Sono cosciente di quanto qualcosa mi faccia arrabbiare o mi renda felice. Non mi nego la possibilità di provare sentimenti anche scomodi, perchè so come gestirli.
  2. Autogestione, cioè come affronto le emozioni stressanti, in contrasto alle emozioni positive.
    Partendo dal presupposto che chi gestisce efficacemente le proprie emozioni subisce meno lo stress correlato al lavoro.
  3. Consapevolezza sociale, ovvero saper riconoscere ed empatizzare con le emozioni altrui.
  4. Gestione delle relazioni, saper cioè lavorare efficacemente con gli altri, risolvere i conflitti, tra le persone, ispirare e motivare verso comportamenti positivi i nostri compagni di viaggio.

Con il mio studio sui numeri sono in grado di riuscire a migliorare ciascuno di questi quattro punti e di conseguenza di migliorare la prestazione del singolo individuo e dell’intero team di cui fa parte.

Ho sperimentato personalmente l’efficacia e la potenza della Numerologia applicandola ai giocatori delle squadre che ho allenato.

Sono un insegnante con una grande passione per la pallacanestro. Alleno da più di 20 anni, ho vinto tornei e campionati, gestito centinaia di atleti adulti, giovani e bambini. E nel corso della mia attività ho potuto constatare che l’aspetto più importante per ottenere risultati concreti risiede nella conoscenza di ogni singolo elemento dal punto di vista psicologico.

Sono senza dubbio indispensabili la tecnica, le capacità atletiche e il talento.

Ma da sole non bastano, e sai perchè? Perchè è la mente che guida il corpo e non viceversa.

Per avere ottime prestazioni è necessario avere la mente in equilibrio, avere la consapevolezza di ciò che si è in grado di fare, saper gestire le emozioni e infine mettere le proprie capacità al servizio della squadra.

Questa è l’Intelligenza Emotiva.

Lo scopo, quando si edifica un team, è quello di creare un gruppo omogeneo, capace di interagire valorizzando le capacità di ciascuno.

Ho potuto verificare sul campo la validità del quadro numerologico come strumento di analisi delle potenzialità, delle capacità, del carattere di ciascun giocatore.

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Delle 500 quotidiane esperienze emotive, ne “mettiamo a fuoco” solo una piccola parte. E questo perché non abbiamo consapevolezza di quelli che sono i nostri veri stati emotivi, noi pensiamo di conoscerci bene, ma in realtà questo è vero solo in minima parte.

Se noi fossimo pienamente consapevoli di quelle che sono le nostre modalità di approccio alle situazioni, se sapessimo come tendiamo ad agire nella realtà e quali sono gli errori che commettiamo più di frequente (nello studio dei numeri questi aspetti si chiamano Personalità), di certo prenderemmo più coscienza e reagiremmo meglio a tutte le situazioni emozionali che ci troviamo di fronte costantemente nell’arco della nostra giornata.

Esempio pratico.

Se io, Alessandro Valli, fossi stato fin dal principio conscio di possedere una Personalità di un certo tipo (nel mio caso una Personalità 2) e di avere nel mio profondo un particolare e preciso desiderio inconscio (desiderio 5), avrei di certo capito, come mi capita ora che ho raggiunto un certo livello di Intelligenza Emotiva, che molti dei dubbi, delle sensazioni, dei timori e delle pulsioni con cui spesso ho dovuto fare i conti nel corso della mia esistenza derivavano proprio da questo dualismo personalità-desiderio.

Avrei pertanto saputo leggere meglio questi stati d’animo: in realtà non si trattava altro che di emozioni… che io però non ero in grado di riconoscere.

Percorsi di questo tipo accelerano il processo di conoscenza della persona mostrando immediatamente le caratteristiche della sua personalità, i suoi aspetti positivi, ma anche gli aspetti in cui è più carente e sui quali possiamo sin da subito lavorare.

Insomma, è davvero incredibile vedere come solo dal nome e dalla data di nascita si ottenga un risultato così profondo e veritiero.