ALESSANDRO VALLI
Sono Alessandro Valli, classe 1976 romagnolo di Forlì felicemente trapiantato nelle Marche.
Fornisco consulenze a società sportive finalizzate alla valutazione dei profili psicologici degli atleti. Il mio motto é: “Conoscerli prima per non scoprirli dopo”.
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Talvolta mi domandano: “Ma tu sei parente di Giorgio Valli, ex coach della Virtus Bologna?”. Risposta: No.
No, non sono parente di Giorgio Valli. Ma sono dentro all’ambiente sport/basket ormai da tantissimi anni.
Nel 2020 sono 27, per l’esattezza. Principalmente come allenatore. Ma non solo.
Non avevo un gran talento a giocare a basket: lo capii presto. Così come capii presto che allenare mi appassionava molto più che giocare. Per questo cominciai molto presto a farlo. Avevo solo 16 anni. Un ottimo ex-giocatore, Franco de Fanti, e quello che sarebbe diventato un solido dirigente professionista nella pallacanestro italiana, Gabriele Foschi, mi incoraggiarono. E io li ringrazio ancora adesso.
Credo di aver sempre fatto qualcosa in più di quello che “gli altri” pronosticavano avrei fatto. E questa cosa mi riempie di orgoglio.
Nelle giovanili nella mia città ho portato 5 volte alle final four regionali, con annate diverse, la “piccola” Fulgor Forlì, al cospetto di avversarie molto agguerrite come sono quelle presenti in Emilia Romagna. Abbiamo vinto oltre una ventina di tornei in giro per l’Italia e l’Europa.
Poi ho iniziato a girovagare per le Marche, approfittando del fatto che frequentavo l’Università tra Pesaro e Macerata.
A Pesaro ho avuto l’opportunità di poter lavorare nella “società satellite” della gloriosa Scavolini Pesaro, la Stella Maris, con cui abbiamo sfidato senza paura colossi della pallacanestro giovanile italiana come Mens Sana Siena, Virtus e Fortitudo Bologna, Reggio Emilia… fino ad una storica finale nazionale Under 18 a Venezia.
Poi sono passato ai senior. Ho vinto campionati (Loreto Pesaro portata dalla D alla C e Sport’s School femminile portata dalla B2 alla B eccellenza) e fatto due stagioni d’altissima classifica a Montemarciano.
Poi sono diventato capo allenatore in Serie B maschile a Senigallia, sicuramente il posto per me più “significativo” professionalmente… e non solo. Qui ho trascorso cinque anni fantastici nei quali ci siamo qualificati per quattro stagioni consecutive ai playoff: un super-risultato ottenuto investendo budget estremamente contenuti. Contemporaneamente guidavo anche l’Under 19 di Senigallia, con cui abbiamo conquistato nel maggio del 2013 uno “storico” Scudetto nella categoria Under 19 Elite, risultato che definire clamoroso è dire poco, un’emozione indelebile per chiunque vi ha preso parte.
Infine le recenti esperienze di Serie B maschile a Domodossola e a Jesi.
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Questo è in sintesi il mio Curriculum Vitae da allenatore.
Come scrivo più sù, quasi tutte le mie esperienze come allenatore mi hanno portato a risultati sicuramente maggiori rispetto alle previsioni della vigilia fatte magari da chi “ne capisce” (o dovrebbe capirne).
Credo che conseguire un risultato superiore alle aspettative della vigilia per una volta possa dipendere da un colpo di fortuna.
Quando tuttavia la cosa capita più volte, a livelli diversi, in posti diversi, in campionati diversi, non credo si possa parlare di fortuna.
No, non sono un “mago”.
Ma, negli anni, ho messo a punto un sistema di lavoro, un “metodo”. Che è il motivo per cui ho deciso di creare questo mio sito internet.
Che nasce da una convinzione. Che a determinare le vittorie e i risultati “sopra le righe” di un gruppo, non siano principalmente le doti tecniche possedute, come erroneamente pensano “gli esperti” di cui si parlava prima. Sono molto più importanti e determinanti le doti morali e mentali presenti in un ben preciso nucleo di giocatori. Il loro saper star bene assieme. La stima reciproca.
Questi sono gli ingredienti che portano risultati “storici” e inattesi. E sono questi gli aspetti sui quali da anni pongo maggiormente la mia attenzione come coach, ottenendo risultati stupefacenti.
Oggi, attraverso la creazione di questo sito – che dedico ad altri allenatori come me, ai dirigenti sportivi ma anche a tutti coloro che nella propria attività gestiscono risorse umane – desidero “accendere la luce” su tutto questo.
Desidero dare risalto al fatto che la sfera mentale è prioritaria su tutto. E che esistono strumenti e strategie che possono permettere di conoscere dettagliatamente e oggettivamente la parte psicologico-mentale di una persona.
Ho sperimentato nel corso della mia carriera di allenatore di basket che attraverso uno studio attento ed un’osservazione competente è possibile individuare preventivamente il carattere e la personalità dei giocatori.
In questo modo si può valutare con approccio scientifico “se” e “come” inserirli in contesti più o meno adeguati alle loro caratteristiche, al netto delle loro capacità tecniche.
Questo tipo di competenze consentono di limitare e migliorare i disequilibri psicologici e comportamentali degli atleti, anche inserendo situazione tecniche di gioco ad hoc, per poterli meglio far rendere, facendo loro fare cose per le quali sono naturalmente predisposti ed evitando loro situazioni che li metterebbero a disagio.
Metto il mio know-how a disposizione di società sportive, dirigenti, anche colleghi allenatori, disposti ad una collaborazione costruttiva, mirata a fare un salto di qualità nella comprensione delle persone, nelle letture delle situazioni, nella profilazione degli atleti.
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Sono laureato in Scienze della Formazione Primaria, sono esperto di numerologia e PNL.