Rudi Garcia:“Non conosci mai un giocatore se non lo alleni”.
Da allenatore confermo,quando alleni un giocatore tutti i giorni scopri aspetti,sia tecnici che caratteriali,che dall’esterno è quasi impossibile vedere.
La mia domanda però è la seguente: per quale motivo un allenatore o un dirigente ( o anche un presidente) non fa suo uno strumento,la numerologia,che permetterebbe di conoscere nei minimi dettagli tutti gli aspetti caratteriali di un giocatore?
E lo consentirebbe ancor prima di incontrare di persona il nostro atleta,quindi aiuterebbe tantissimo anche in fase di assemblaggio squadra.
Risposta alla mia domanda: non c’è un motivo valido per non avvalersi di uno strumento simile,ma predomina soltanto una certa diffidenza e ignoranza nei confronti di un qualcosa che queste persone non conoscono e quindi preferiscono andare avanti con le loro (limitate a livello conoscitivo) certezze.
Anche Mourinho conferma lo stesso concetto:
“Bisogna conoscere i giocatori, conoscerli bene. Sono tutti diversi e hanno bisogno di un modo diverso di comunicare, di ricevere feedback, di motivarsi“.
“La cosa più importante è conoscere la loro natura, sapere tutto di loro, in modo da poter interagire con loro quasi individualmente“.
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ANCHE MOURINHO CONFERMA L’IMPORTANZA DI “CONOSCERE” LE PERSONE