GIOVANNI PETRUCCI 19/07/1945
Desiderio inconscio 6 (somma delle vocali,ridotte ad una cifra, I+O+A+I+E+U+I, 9+6+1+9+5+3+9= 42=4+2=6)
Lato debole 6 ( si ricava dalla data di nascita,dalle tre cifre che la compongono,19/7/1945, 1/7/1)
Linea di tensione 3-6-9 ( lettere C,U per il numero 3,O per il numero 6,I,R per il 9)
Relativamente alla non conferma di Sacchetti alla guida della nazionale italiana di basket,ecco il pensiero della stampa sportiva in questi giorni:
“Il presidente Petrucci non è arrivato a prendere questa scelta per ragioni tecniche, ma motivi personali. Spaccatura causata dalle decisioni di Sacchetti di andare avanti con i ‘suoi ragazzi’, ovvero con il gruppo di giocatori allenato in questi ultimi raduni, mentre Petrucci richiedeva per l’Europeo il ritorno delle stelle. Sacchetti, uno duro, che non si fa mettere i piedi in testa togliendo il disturbo”.
“Ma la cosa più importante forse è che Pozzecco non è un allenatore come tutti gli altri. Non è come tutti gli altri non per il suo carattere esuberante ma perché lui è rimasto uno del branco, una sorta di giocatore in giacca e cravattae coi giocatori, tutti quelli in pantaloncini e canottiera, ha un rapporto da pari. Particolare questo non trascurabile perché Petrucci, all’Europeo che il 2 settembre apre il suo sipario al Forum di Assago, in campo piacerebbe vedere quelle facce che invece con Sacchetti non ci sarebbero state e che sono state, sembra, causa di una nuova frizione tra presidente e coach:i vari Hackett, Belinelli, Datome si troveranno ora la porta aperta per il rientro con il Poz ad aspettarli a braccia aperte e starà poi a loro decidere se varcarla e rientrare nel gruppo, oppure no”.
“La domanda è però d’obbligo: E’ lecito che un presidente federale si comporti come un presidente di un club qualunque ?”
Valerio Bianchini,sulla questione Petrucci / Sacchetti,non le manda a dire:
“Cari allenatori di basket la scivolata di stile del presidente federale di troncare un contratto per intolleranza caratteriale è un pessimo esempio per i presidenti delle vostre società. Per fortuna Petrucci non è appassionato di ippica come Caligola che fece senatore il suo cavallo”.
Ma i numeri del presidente federale cosa ci dicono? Ancora una volta dai numeri riusciamo a capire il perché “esatto” del verificarsi di una certa situazione.
La chiave sta tutta nel numero 6 di Petrucci e nella sua linea di tensione 3-6-9.
Quello di Petrucci è un 6 piuttosto importante,perché oltre a essere il suo maggiore desiderio, è anche un suo valore debole,cioè talvolta eccessivo,altre assente. 6 è un numero pignolo,amante delle regole,diplomatico e che di norma cerca la pace intorno a sé. Quando è molto acceso però può scatenare talvolta anche un certo risentimento,se non si viene riconosciuti,specialmente nelle proprie idee. Infatti 6 in eccesso unitamente alla linea di tensione 3-6-9 ,arreca un elevato livello di sicurezza riguardo le proprie opinioni,il rischio è quello di passare dalla certezza alla presunzione facendo fatica ad essere adattabili sulle proprie idee e convinzioni.Questi aspetti potrebbero spiegare il perchè si è arrivati alla rottura dei rapporti tra Petrucci e Sacchetti,soprattutto poi se si tiene in considerazione il fatto che la linea di tensione 3-6-9 è prioritaria anche nel nome Romeo Sacchetti.
Quest’ultimo in aggiunta ha però piena anche la linea numerica dell’empatia,particolare che lo rende estremamente e giustamente molto sensibile al discorso rispetto del gruppo con il quale ha ottenuto risultati straordinari. Sacchetti,secondo il mio punto di vista,ha fatto molto bene a voler difendere e confermare il blocco di giocatori con i quali aveva conquistato le Olimpiadi,stava a Petrucci assecondare il coach in questa direzione.Ma ormai si sa come nel basket moderno gli allenatori sono esposti senza difesa al volere dei propri dirigenti e in questa occasione la linea 3-6-9 di Petrucci ha contribuito ulteriormente a spingere in questa direzione.
https://sport.sky.it/basket/2022/06/02/basket-italia-pozzecco-sacchetti-retroscena
Gianni Petrucci sul futuro della Nazionale: “Sacchetti? Siamo tutti pro tempore”