CRUIJFF E IL NUMERO 14 ( O MEGLIO 1+4=5)

HENDRIK JOHANNES CRUIJFF       25/04/1947

Maglia numero 14,cioè 1+4=5 

Nato il 25/04/1947, cioè tradotto in numeri 2+5/4/1+9+4+7, cioè 7/4/ 21, tradotto 7/4/2+1=3, quindi 7/4/3= 7+4+3=14.

Quindi nello studio numerico il suo Destino,la strada che doveva intraprendere per imparare a vivere in armonia con sè stesso,era il 14(1+4= 5).

Destino 5 invita a coltivare coraggio,dinamismo e apertura verso nuove esperienze e orizzonti,obiettivi direi perseguiti sicuramente a livello calcistico da Cruijff e non solo dal punto di vista ideologico (ha viaggiato tanto andando a giocare ed allenare in Olanda,Spagna,Stati Uniti,insomma non ha svolto una vita di routine).

Numero più presente nel suo quadro numerico,nelle lettere del suo nome e cognome cioè, sempre il ( lettere E,N).

Insomma una vita a forte tinta numero 5 ( o 14,il numero della sua maglia).

Numero 5  implica,se in eccesso,ribellione,ribellione anche verso il potere. Perché il potere c’è sempre, in ogni aspetto della nostra vita. Ignorarlo è da sciocchi, affrontarlo da coraggiosi, abbatterlo è da Cruijff. Uno che, da giocatore del Barcellona, non si fece problemi a chiamare suo figlio Jordi, il santo patrono della Catalogna, quando il regime franchista reprimeva ogni espressione di autonomia e sbatteva in prigione chi parlava in catalano.

Al Barcellona da allenatore invece uniformò i moduli e lo stile delle giovanili a quello della prima squadra e allenò i suoi ragazzi non tanto a seguire uno schema, quanto a pensare con una giocata di anticipo. In diversi allenamenti toglieva addirittura le porte: non servivano, l’importante era custodire il pallone come se fosse un figlio.

5 forte,in eccesso,infatti è spregiudicatezza nel pensare e nell’agire,è il numero dei 5 sensi,quindi ama sperimentare,introdurre cose nuove,cambiare,non fermarsi mai nelle sue scoperte.

5 eccesso è però anche insofferenza ai legami,il giocatore non vuole essere imbrigliato,vuole sentirsi libero,libero di esprimersi,ama il rischio.

così forte inoltre trasmette grande fascino e magnetismo e grazie a ciò è in grado di attirare l’attenzione degli altri come una calamita.

L’Olanda e l’Ajax degli anni ’70 inventarono dal nulla un calcio che non c’era,con Cruijff massimo loro interprete.
Resero il calcio un altro sport,non più fissità e interpretazioni rigide del ruolo ma movimento, cambi di posizione e occupazione dello spazio. Il dinamismo contrapposto alla staticità.

Cruijjff fu un rivoluzionario da calciatore e lo stesso fece anche da allenatore,il numero 5 ha dominato sempre la sua vita.
Il suo Barcellona si inventò una difesa a tre che era un sacrilegio nelle regole precostituite del pallone,solo per citare un altra delle sue innovazioni.

Oggi,25 Aprile 2021,avrebbe compiuto 74 anni,purtroppo un cancro ai polmoni lo ha portato via all’età di 68.Nella sua carriera da giocatore e allenatore ha vinto di tutto:

Da calciatore coppa Intercontinentale (1972), una Supercoppa d’Europa (1972), 3 coppe Campioni (1971, 1972 e 1974), 9 campionati d’ Olanda (1966, 1967, 1968, 1970, 1972, 1973, 1982, 1983 e 1984), un campionato di Spagna 1974, 6 coppe d’ Olanda (1967, 1970, 1971, 1972, 1983 e 1984), una coppa di Spagna (1978) e 3 Palloni d’ oro (1971, 1972 e 1974).

In panchina invece ha guidato l’ Ajax, dal 1985-86 al 1987-88, conquistando 2 coppe d’ Olanda (1986 e 1987) e 1 coppa Coppe (1987); il Barcellona, dal 1988-89 al 1995-96, vincendo 4 campionati di Spagna (1991, 1992, 1993 e 1994), una coppa di Spagna (1990), una coppa Coppe (1989), una coppa Campioni (1992) e una Supercoppa Europea (1992).

Insomma credo sia doveroso ancora oggi celebrare un simile talento di livello “spaziale”.

 

 

 

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